“La situazione del vescovo di Cadice è in questo momento in fase di indagine”. Così mons. Luis Argüello, arcivescovo di Valladolid e presidente della Conferenza episcopale spagnola, spiegando che la procedura aperta dalla Santa Sede sul presunto caso di abuso “è aperta da quindici giorni”. Mons. Argüello sottolinea che, in questa fase, i vescovi “mantengono l’esistenza di due diritti: il diritto di ogni possibile vittima a presentare il proprio caso e il diritto alla presunzione di innocenza”, ricordando che la verifica “deve essere risolta attraverso una procedura” che mira a “verificare la verosimiglianza della legittima denuncia presentata da una persona”. Il presule spiega che Leone XIV è informato della vicenda, ma durante l’incontro con la Commissione esecutiva “non ha aggiunto nulla”, limitandosi ad ascoltare e a confermare “che questa è la via propria della Chiesa”, poiché sul piano civile il caso risulta prescritto. Mons. Argüello aggiunge che, in altre sedi, ai vescovi è stato comunicato che “la possibile rinuncia del vescovo di Cadice potrebbe forse essere accettata prossimamente”, pur senza indicazioni su tempi o modalità, competenza esclusiva della Santa Sede.