Giornata vittime e sopravvissuti abusi: mons. Pavanello (Adria-Rovigo), “non dire da noi queste cose non succedono”. Un ricordo speciale nelle messe di domenica 23 novembre

Domani ricorre la V Giornata di preghiera per le vittime e i sopravvissuti agli abusi nella Chiesa; anche la diocesi di Adria-Rovigo aderisce all’iniziativa  con un ricordo speciale nelle messe di domenica 23 novembre. In occasione della ricorrenza, il vescovo Pierantonio Pavanello ha inviato una lettera ai presbiteri e agli operatori pastorali per sottolineare l’importanza del tema e la necessità di attivare percorsi di formazione e prevenzione.
Il presule ricorda come negli ultimi venticinque anni, grazie al Magistero di Papa Benedetto XVI e di Papa Francesco, la Chiesa abbia maturato una maggiore consapevolezza della piaga degli abusi e della necessità di ascoltare le vittime. L’abuso, spiega, nasce dal mancato rispetto della dignità dell’altro: “C’è abuso ogni volta che l’altro non viene riconosciuto come un essere distinto da me, con una sua inviolabile dignità”. In particolare, i rapporti pastorali ed educativi, per la loro natura asimmetrica, possono favorire fragilità e debolezze che portano a oltrepassare i confini e violare l’intimità delle persone affidate. Di qui l’invito a non trincerarsi dietro l’illusione che “da noi queste cose non succedono”, ma a predisporre contesti educativi sicuri, fondati su buone prassi condivise. Nella diocesi è attivo il Servizio per la tutela dei minori, con compiti di formazione e prevenzione, e un Centro d’ascolto per chi desidera segnalare abusi o ricevere accoglienza e accompagnamento. Entrambi sono raggiungibili via mail (tutelaminori@diocesiadriarovigo) o tramite la segreteria della Casa della diocesi (0425-209611).

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