In seguito ai recenti fatti di cronaca e al crescente disagio giovanile che si manifesta in diversi luoghi della città di Ercolano (Na) e non solo, il centro di pastorale giovanile Locanda di Emmaus Odv (diocesi di Napoli), attivo da decenni sul territorio, ha deciso di lanciare un appello alle scuole, alle istituzioni, alle parrocchie, ai servizi sociali e ad altre realtà associative per promuovere un momento di confronto, ascolto e proposta dal titolo: “Emergenza educativa: le comunità educanti si incontrano per fare rete”.
L’incontro avrà luogo domani, martedì 18 novembre, a partire dalle 9, presso la sede della Locanda di Emmaus Odv, in via Aldo Moro n. 8, ad Ercolano. Come ha dichiarato don Pasquale Incoronato, fondatore della Locanda di Emmaus, questo momento “nasce dal desiderio di riflettere insieme su come costruire luoghi sani di aggregazione, sostenere i nostri ragazzi e le loro famiglie e rafforzare il lavoro educativo condiviso, che molte realtà del territorio già portano avanti con impegno”.
L’invito alla partecipazione è rivolto soprattutto: al mondo delle scuole, dove i giovani operatori della Locanda di Emmaus sono quotidianamente impegnati in molteplici attività (Pcto, educativa territoriale e altri progetti); ai dirigenti e agli operatori dei servizi sociali della città di Ercolano, che indirizzano molti ragazzi e famiglie alla Locanda di Emmaus per percorsi di crescita e accompagnamento; alle parrocchie, che già mettono in campo preziose azioni educative e pastorali per i giovani delle rispettive comunità; al Forum dei Giovani locale, per il ruolo fondamentale di ascolto e rappresentanza che esercita nei confronti delle nuove generazioni; all’associazione Seme di Pace, per le molteplici attività che porta avanti nell’area vesuviana; all’associazione Variabile K, per l’impegno che profonde nella rivalutazione del territorio e nella formazione civica e culturale dei giovani.
L’appello rivolto dalla Locanda di Emmaus a tutte queste realtà è chiaro e forte: “Crediamo che solo unendo le forze delle diverse comunità educanti – scuola, parrocchie, servizi sociali, associazioni e gruppi giovanili – si possa affrontare con efficacia l’emergenza educativa che attraversa il nostro territorio”.