Tra le 244 pagine delle Previsioni economiche d’autunno 2025, documento illustrato oggi a Bruxelles dalla Commissione europea, figurano le tabelle con i dati per ciascun Paese. Riguardo alla crescita del Pil (Prodotto interno lordo), per la Ue nel suo insieme si registra un +1,4% per quest’anno, così come per il 2026, per poi salire lievemente all’1,5% nel 2027 (fatte salve le incertezze future precisate dal commissario all’economia Valdis Dombrovskis). Il Pil della Germania si attesta allo 0,2% per quest’anno, per poi toccare l’1,2 nei prossimi due anni. Meglio la Spagna: 2,9% nel 2025, con un rallentamento nei prossimi due anni, verso il 2%. Francia: 0,7% nel 2025, 0,9% nel 2026 e 1,1% nel ’27. Tra i grandi Paesi l’Italia segna uno 0,4% quest’anno, per salire leggermente nei prossimi due anni fino allo 0,8%. Bene invece la Polonia che viaggia, nel triennio previsionale, sempre attorno al 3%.
Passando al debito pubblico, mentre il dato complessivo dell’Unione europea è all’83%, si confermano Paesi virtuosi, tra cui la Germania (al 63%, e in lieve aumento). Male, invece, i numeri di Belgio (dal 107 al 112% in tre anni) e della Francia (116% nel 2025, 120% nel 2027), malissimo il dato per l’Italia (dal 136 al 137%) e quello della Grecia, l’unica a superare l’Italia, con il 147% quest’anno. Ma, a differenza del dato italiano, quello ellenico è in contrazione (previsto al 138% nel 2027).
Finalmente numeri positivi per la disoccupazione, che nell’Ue si attesterà al 5,9%, con il dato tedesco di poco superiore al 3%, come quello polacco; Italia attorno al 6%; Francia verso l’8%; Spagna circa 10%.