“L’Europa deve affidarsi all’Europa per crescere”: è uno dei messaggi-chiave del commissario Valdis Dombrovskis nel presentare, oggi a Bruxelles, le Previsioni economiche, che si concentrano complessivamente su un arco di tempo che arriva al 2027. Anche se, come ha sottolineato lo stesso commissario, l’incertezza sugli scenari globali non consente alcuna certezza per il medio periodo. Quattro le puntualizzazioni iniziali. “La crescita ha superato ogni aspettativa, che dovrebbe continuare pur con un ritmo moderato”. Inflazione: “Il ritorno alla stabilità dei prezzi”, attorno al 2%, “è una buona notizia”. Sulle finanze pubbliche si riconosce un netto miglioramento rispetto al periodo post-Covid, ma si attendono “sviluppi meno positivi in futuro, specialmente per alcuni Paesi”. Quarto elemento è il “fattore incertezza”: “È forse l’elemento più importante. C’è un forte grado di incertezza”, ha dichiarato Dombrovskis, “che varrà nei prossimi anni. Ecco perché dobbiamo guardare, per la crescita dell’economia europea, principalmente al nostro interno”. Occorre dunque “raddoppiare gli sforzi per la competitività”. Il commissario si sofferma, a questo proposito, sul rafforzamento del mercato interno. Quindi cita rischi e opportunità. Tra i rischi: “La politica commerciale e il peso dei dazi”, una eventuale “escalation delle tensioni geopolitiche” e “l’incertezza delle politiche interne”. Quindi le opportunità da cogliere: “Orientare le riforme, anche grazie alla ‘Bussola per la competitività’; insistere sulla semplificazione delle procedure interne; continuare a investire nell’innovazione; diversificare le fonti energetiche.