Austria: mons. Landau (Caritas Europa), “tanta solidarietà, ma le persone bisognose sono in aumento”

In occasione della Giornata mondiale dei poveri, il presidente di Caritas Europa, mons. Michael Landau, ha invitato a rafforzare il nostro “muscolo della speranza” invece di dare eccessivo peso alla paura. “Siamo sfidati come comunità, come Chiesa e come società in un modo che non accadeva da molto tempo”, ha avvertito Landau, sollecitando maggiore solidarietà e giustizia alla luce della guerra, degli sfollamenti, della fame, della crisi climatica e dei pericoli dell’intelligenza artificiale e dei social media. “Questa esigenza è avvertita a livello globale, ma anche in Europa e in Austria”. Anche se il settore pubblico deve tagliare la spesa in tempi difficili, ha sostenuto, ciò deve essere fatto in modo socialmente giusto, e coloro che ricoprono posizioni di responsabilità non devono perdere di vista la “dimensione sociale”, ha insistito Landau. Il quale ha ricordato che la Giornata mondiale dei poveri, celebrata ieri, in Austria coincide con la festa di sant’Elisabetta, patrona della Caritas, “che rappresenta il servizio ai poveri, e l’essenza della organizzazione, e rende tangibile la speranza nei luoghi del bisogno”. Ciò è possibile grazie ai numerosi volontari, al personale e alle persone dedicate nelle parrocchie, nonché ai donatori che sostengono progetti sociali come il programma di distribuzione alimentare Caritas “Le+O”. Ogni settimana vengono distribuite oltre 20 tonnellate di cibo recuperato e donato. Landau ha sottolineato “l’elevato livello di solidarietà e vicinanza in Austria”. Allo stesso tempo, ha evidenziato la crescente domanda di assistenza. Questa domanda è aumentata notevolmente nei 15 centri di distribuzione Caritas. “Nel 2023 abbiamo fornito assistenza a oltre 8.000 persone; oggi questo numero ha già superato le 10.400, con un aumento del 26%”. L’Austria ha uno stato sociale “che molti altri Paesi ancora giustamente invidiano”, ha affermato Landau. Tuttavia, lo stato sociale non è qualcosa da dare per scontato, ma piuttosto un prezioso esempio di solidarietà istituzionalizzata, ed è ora essenziale svilupparlo ulteriormente.

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