Il Cartello sociale della provincia di Agrigento esprime “apprezzamento” per l’impegno mostrato dalla presidenza di Aica nel voler applicare norme ispirate all’equità, alla trasparenza e al rispetto della legalità, principi fondamentali per garantire un rapporto corretto tra l’ente gestore e gli utenti dei servizi idrici.
“Riteniamo positivo ogni passo che vada nella direzione della tutela degli utenti e della corretta gestione del servizio – spiegano per il Cartello sociale don Mario Sorce, Alfonso Buscemi, Paolo Ottaviano, Gero Acquisto –. Tuttavia, è necessario ribadire con forza un principio essenziale: la legalità non ammette deroghe e non può essere invocata a senso unico. Non riguarda soltanto i cittadini, ma deve valere in maniera ancor più rigorosa per i rappresentanti delle istituzioni, a partire dai sindaci e dagli enti locali”. Il Cartello sociale ricorda che “il rispetto delle regole deve essere garantito da tutti gli attori coinvolti. Non è credibile chiedere agli utenti di fare il proprio dovere se, allo stesso tempo, non si pretende il pagamento puntuale delle quote dovute dagli stessi Comuni”. Per il Cartello sociale, “laddove permangano situazioni di morosità istituzionale, ogni iniziativa volta a richiamare i cittadini ai propri doveri rischierà di apparire come l’ennesimo esempio di un sistema ‘forte con i deboli e debole con i forti’. La lotta per la legalità e la giustizia sociale richiede coerenza, trasparenza e responsabilità”. Il Cartello sociale invita pertanto il Cda e tutti gli enti coinvolti “a proseguire con determinazione sulla strada dell’equità, garantendo un’applicazione uniforme delle regole, senza eccezioni e senza privilegi. Solo così sarà possibile ricostruire un rapporto di fiducia tra istituzioni e cittadini e restituire dignità a un servizio essenziale come quello idrico”.