“I vescovi dei Paesi Bassi invitano i propri fedeli, nel nome di Cristo, e i seguaci di altre religioni a continuare a impegnarsi nel dialogo tra loro, a dimostrare, nello spirito di Nostra aetate, che differenza e comunanza non si escludono a vicenda, ma vanno di pari passo, e ad aggrapparsi alla speranza di un futuro di pace e benessere per tutti”. Così si legge nella “lettera dei Vescovi cattolici dei Paesi Bassi in occasione del 60° anniversario di Nostra aetate”, a firma del presidente Hans van den Hende e del vescovo referente per il dialogo interreligioso Herman W. Woorts, pubblicata oggi. Proprio il 28 ottobre di 60 anni fa apparve la dichiarazione del Concilio Vaticano II. Che le parole che contiene “siano ancora una volta fonte di ispirazione”, auspicano i vescovi, “per il bene di un mondo in cui persone e nazioni vivano come fratelli e sorelle, soprattutto per il bene delle generazioni future, per ogni essere umano, creato a immagine e somiglianza di Dio”. Nella lettera i vescovi ricordano l’incoraggiamento al dialogo contenuto in Nostra aetate, i passi compiuti, anche nei Paesi Bassi, nel campo del dialogo interreligioso e in particolare con gli ebrei, ma segnalano come antisemitismo e discriminazione, in particolare contro i musulmani, oggi siano sempre più diffusi e le persone si stiano “chiudendo nei propri gruppi e non cerchino più di conoscere gli altri”