Pace: aggregazioni cattoliche, “il grido di dolore delle centinaia di migliaia di vittime innocenti della ‘terza guerra mondiale a pezzi’ non ci lascia indifferenti”

“Facciamo nostro l’invito del Santo Padre Leone XIV ad intensificare la preghiera per la pace, in modo particolare con la recita del Rosario durante tutto il mese di ottobre e partecipando tutti insieme alla veglia del Giubileo della spiritualità mariana di sabato 11 ottobre alle ore 18 in piazza San Pietro, giorno in cui si ricorda l’anniversario dell’apertura del Concilio ecumenico Vaticano II. Il grido di dolore delle centinaia di migliaia di vittime innocenti della ‘terza guerra mondiale a pezzi’ non ci lascia indifferenti. Sentiamo fratelli tutti coloro che soffrono a causa dei conflitti nel mondo e, insieme ai nostri pastori, affermiamo che ‘vogliamo essere desti di fronte agli eventi della storia e critici di fronte a scelte che provocano morte e distruzione’ (Cei, Sia pace in Terra Santa!)”. Lo scrivono, in un appello congiunto, Roberta Vincini e Francesco Scoppola (Associazione guide e scouts cattolici italiani), Emiliano Manfredonia (Associazioni cristiane lavoratori italiani), Giuseppe Notarstefano (Azione cattolica italiana), Marco Impagliazzo (Comunità di Sant’Egidio), Matteo Fadda (Comunità Papa Giovanni XXIII), Davide Prosperi (Fraternità di Comunione e Liberazione), Cristiana Formosa e Gabriele Bardo (Movimento dei Focolari Italia), Alfonso Luzzi (Movimento cristiano lavoratori), Luca Piras (Ordine Francescano Secolare), Giuseppe Contaldo (Rinnovamento nello Spirito).
“Abbiamo sentito questo invito non solo come un appello rivolto a ciascuna delle nostre aggregazioni, ma soprattutto come un’esortazione a ritrovarci ancora una volta insieme, facendo delle nostre diversità una ricchezza che ci accomuna, come abbiamo già avuto modo di vivere lo scorso 22 settembre nella basilica di Santa Maria in Trastevere a Roma”, spiegano, aggiungendo: “Ci rivolgiamo a ciascuno di voi, in questo tempo continuamente tentato da violente polarizzazioni, invitandovi a ritrovarci tutti insieme nello stesso giorno nelle chiese locali, invitando tutti coloro che desiderano condividere questo significativo gesto di preghiera comunitaria. Riteniamo che sia non più rinviabile una comune mobilitazione per unire la nostra voce nella preghiera e per rinnovare l’amicizia e la cooperazione tra diverse aggregazioni, già a partire dall’organizzazione del momento di preghiera: che questo atto ci impegni ancora di più e nel profondo a condividere le sofferenze e le speranze dei nostri fratelli della Terra Santa, dell’Ucraina e di tutti i luoghi dove sono presenti conflitti e violenze”.
E concludono: “Vogliamo così raccogliere l’invito che Papa Leone XIV ha fatto alla Chiesa italiana di impegnarci perché tutte le nostre comunità ecclesiali diventino sempre più ‘case della pace’, promuovendo occasioni di autentico dialogo, segni di fraternità e gesti di solidarietà con chi soffre a causa della violenza e del dramma della guerra. Stiamo infine elaborando anche un comune appello da consegnare alle Istituzioni per ribadire il nostro comune impegno concreto per la pace”.

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