Ha preso il via domenica 28 settembre il progetto “Un passo avanti. Itinerari di scoperta tra arte, natura e tradizioni” promosso dal Forum delle associazioni familiari del Lazio che propone un programma innovativo e multidisciplinare di itinerari immersi nella natura, nell’arte, nella cultura, per valorizzare le risorse naturali e culturali del Lazio, le tradizioni locali e l’artigianato, promuovere l’inclusione e la coesione sociale, il dialogo interculturale e intergenerazionale.
A questo primo appuntamento hanno preso parte oltre 30 famiglie che hanno potuto riscoprire i sapori di Montecelio, collegare all’idea di valorizzazione del borgo, del museo e del territorio. L’iniziativa si è svolta in occasione della festa di San Michele, organizzata dalla parrocchia, dal comitato per i festeggiamenti in collaborazione con il Circolo Acli di Montecelio. Le famiglie coinvolte hanno avuto l’occasione di scoprire le bellezze del borgo medievale, in particolare la chiesa di San Giovanni Evangelista, il Palazzo baronale e il Museo civico archeologico “Rodolfo Lanciani”, e hanno assistito al momento clou della giornata, la sfilata delle Vunnelle e dei Butteri, tradizionale appuntamento di Montecelio durante il quale adulti e bambini indossano costumi tipici tramandati di generazione in generazione.
Il progetto prevede altri appuntamenti: il primo sarà il prossimo 11 ottobre con la “Festa Muinda, luce dell’integrazione tra le culture”, una preziosa occasione di incontro interculturale tra famiglie che si terrà a Villalba di Guidonia presso la parrocchia S. Maria Goretti, con un ricco programma che prevede una cena multietnica con la degustazione di piatti da tutto il mondo, con cornice di musiche per giovani e danze popolari. Seguirà poi a Montecelio “Usulà”, una Passeggiata naturalistica e multisensoriale da Montecelio a Poggio Cesi che attraversa tutti i sensi. Infine a Centocelle, quartiere della Capitale nel quadrante Est, si terrà l’iniziativa “A spasso per Centum Cellae”, che prevede la visita al Parco archeologico di Centocelle e Villa dei Gordiani, con le sue catacombe e resti archeologici.
“L’idea di base – spiega Lidia Borzì, presidente del Forum delle associazioni familiari del Lazio – è quella di proporre un cambio di paradigma: le periferie e l’hinterland della Capitale non devono essere pensate come terre di frontiera, ma come cuori pulsanti della città proprio perché aree vaste, multietniche, trasversalmente composte e con una storia da raccontare”.
“Questo è un progetto sostenuto dalla Regione Lazio – aggiunge Borzì – che ha creduto in questa idea di ribaltare la percezione delle nostre città partendo ‘da ciò che sta fuori’ per costruire un percorso che leghi attraverso le tradizioni, la cultura e la spiritualità il centro e le periferie, dando alle famiglie l’occasione, soprattutto in questi tempi difficile, di vivere un momento di serenità e leggerezza, nel segno dei legami interculturali e intergenerazionali, fondamentali per costruire una forte e stabile coesione sociale”.