Leone XIV: udienza, “spesso mascheriamo le nostre ferite per orgoglio o per timore di apparire deboli”

(Foto Vatican Media/SIR)

Ai discepoli, Gesù Risorto “si mostra nudo e disarmato”. “Non pretende, non ricatta. Il suo è un amore che non umilia; è la pace di chi ha sofferto per amore e ora può finalmente affermare che ne è valsa la pena”. Lo ha detto il Papa, nella catechesi dell’udienza di oggi, dedicata alla risurrezione. ”Noi, invece, spesso mascheriamo le nostre ferite per orgoglio o per timore di apparire deboli”, la denuncia di Leone XIV: “Diciamo ‘non importa’, ‘è tutto passato’, ma non siamo davvero in pace con i tradimenti da cui siamo stati feriti. A volte preferiamo nascondere la nostra fatica di perdonare per non apparire vulnerabili e per non rischiare di soffrire ancora”. “Gesù no”, ha osservato il Pontefice: “Lui offre le sue piaghe come garanzia di perdono. E mostra che la Risurrezione non è la cancellazione del passato, ma la sua trasfigurazione in una speranza di misericordia”.

 

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