Foreste vetuste: Firenze e Vallombrosa, conferenza internazionale promossa dai Carabinieri su scienza, cultura e spiritualità

(Foto Carabinieri)

Una riflessione profonda sul valore delle foreste vetuste e degli antichi alberi, non solo come presidi naturali contro il cambiamento climatico, ma anche come luoghi spirituali, custodi di una memoria collettiva e sacrale, è al centro della Conferenza Internazionale “Old – Growth Forests and Ancient Trees” promossa dall’Arma dei Carabinieri, che si svolge dal 1° al 3 ottobre tra Firenze e l’abbazia di Vallombrosa. Nella cornice solenne del Salone dei Cinquecento e poi tra le secolari navate della foresta di Vallombrosa, la conferenza propone un approccio interdisciplinare alla tutela degli ecosistemi più antichi d’Europa. Le foreste vetuste vengono lette come “libri viventi”, in cui la natura insegna senza parole, offrendo un’occasione per riscoprire il rapporto originario tra uomo e creato.

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Il riferimento al decennale dell’enciclica Laudato si’ di Papa Francesco, unito all’imminente ottocentenario della morte di San Francesco d’Assisi e agli 800 anni della composizione del Cantico delle Creature, ha offerto lo spunto per un rinnovato dialogo tra scienza e spiritualità. “Le foreste vetuste non sono solo riserve di biodiversità, ma anche luoghi del silenzio e della trascendenza, in cui l’essere umano riscopre il proprio limite e la propria appartenenza al tutto”, è emerso dagli interventi. Particolarmente simbolico, infine, lo scenario di Vallombrosa: non solo sede storica della forestazione italiana, ma anche casa spirituale dei monaci vallombrosani, eredi di San Giovanni Gualberto, patrono dei forestali. Un richiamo alla custodia del creato come vocazione integrale, capace di unire sapere, fede e responsabilità etica.

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