Anziani: Mattarella, “non beneficiari passivi ma motori di trasmissione di saperi ed esperienze”

“L’allungamento delle attese di vita della popolazione è uno dei fenomeni più significativi del nostro tempo e sta trasformando profondamente l’identità delle nostre società, gli equilibri sociali ed economici, con ripercussioni su produzione, consumi, mercato del lavoro e, in particolare, sui sistemi di welfare”. Lo ha dichiarato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della Giornata internazionale delle persone anziane.
“Le proiezioni demografiche – osserva il Capo dello Stato – indicano che entro il 2050 le persone di età pari o superiore a 60 anni nel mondo supereranno i 2 miliardi: uno scenario che sollecita attenzione alle ripercussioni su produzione, consumi, mercato del lavoro, sui sistemi di welfare. Occorre saperne trarre conseguenze sul terreno della partecipazione alla vita lavorativa, culturale, civica, per generazioni che possono continuare a contribuirvi in modo significativo”. Per Mattarella, “l’inclusione appropriata delle persone anziane, spesso monofamiliari, è una delle sfide contemporanee per una società solidale che non li ritenga beneficiari passivi ma motori di trasmissione di saperi ed esperienze, affinché le comunità abbiano radici”. “Un ruolo cruciale nella vita delle persone anziane è svolto dai caregiver, professionisti e familiari, che con dedizione le accompagnano nelle difficoltà quotidiane, prevenendo l’isolamento e favorendone la permanenza nel contesto sociale e familiare. Il loro contributo, spesso silenzioso e decisivo, merita pieno riconoscimento e sostegno”, evidenzia il presidente, secondo cui “dobbiamo guardare al futuro lasciandoci guidare dai principi fondamentali della Costituzione per costruire comunità in cui ogni persona possa continuare a sviluppare pienamente il proprio potenziale, indipendentemente dall’età, vivendo con dignità”.

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