La Fondazione Terre des Hommes apprende, con “grande preoccupazione”, la recente decisione del governo italiano di non rifinanziare il Fondo dedicato al contrasto della povertà educativa minorile, “uno strumento che si è rivelato fondamentale negli anni per contrastare il maltrattamento infantile, l’abbandono scolastico, la fragilità familiare, permettendo non solo la presa in carico dei minori delle periferie più emarginate ma anche la sperimentazione di modelli innovativi di collaborazione pubblico – privato per prevenire il fenomeno nelle sue diverse dimensioni e costruire una società che riconosce nei bambini e nei giovani il seme del futuro”. All’interno dell’Unione europea l’Italia rientra tra i Paesi dove il problema degli abbandoni scolastici precoci resta più consistente. Nel 2023 (dati Openpolis) è il quinto paese con più abbandoni (10,5%), dopo Romania (16,6%), Spagna (13,7%), Germania (12,8%) e Ungheria (11,6%) con concentrazioni particolarmente elevate in alcune zone, come la Sardegna e la Sicilia dove l’incidenza supera il 17%.
Altrettanto allarmanti sono i dati sul maltrattamento, rispetto al quale, la seconda Indagine nazionale sul maltrattamento dei bambini e degli adolescenti in Italia, condotta da Terre des Hommes e Cismai, per l’Autorità Garante per l’infanzia e l’adolescenza (nel 2025 in uscita i dati della terza Indagine), emerge che tra i 401.766 i bambini e ragazzi presi in carico dai servizi sociali in Italia, 77.493 sono vittime di maltrattamento fisico e psicologico, con un aumento del 14,8% rispetto all’indagine precedente.
Ad oggi attraverso i bandi dell’impresa sociale Con i Bambini, soggetto attuatore, il Fondo, ha realizzato progetti per 466 milioni di euro, coinvolgendo oltre mezzo milione di bambini e ragazzi insieme alle loro famiglie e mettendo in rete oltre 9.500 organizzazioni, tra Terzo settore, scuole, enti pubblici e privati. Terre des Hommes, nel quadro del Fondo per il contrasto alla povertà educativa minorile, ha potenziato importanti progetti per il contrasto al maltrattamento infantile avviati dalla Fondazione già prima della nascita del Fondo, in collaborazione con le strutture sanitarie. Ha promosso e sostenuto la nascita della “Rete ospedaliera per la prevenzione del maltrattamento infantile”, che il prossimo 23 gennaio a Roma presenterà il primo studio italiano per un Modello di Centro ospedaliero per la diagnosi del maltrattamento infantile. Ha realizzato attività di prevenzione, cura e sostegno genitoriale in 6 regioni italiane e partecipato, attraverso il progetto Respiro, alla costruzione di un modello per l’assistenza immediata degli orfani di femminicidio, lavorando al contempo per prevenire le violenze familiari, con laboratori nelle scuole che hanno coinvolto solo lo scorso anno oltre 2500 studenti.