Oggi ricorre la Giornata internazionale del Mar Mediterraneo: un’occasione per riflettere sul valore del “Mare Nostrum” e su quanto occorra fare per difenderlo dalla triplice crisi ambientale dovuta a cambiamento climatico, perdita di biodiversità e inquinamento.
“Il Mediterraneo – afferma il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto – è un’immensa risorsa ambientale e di crescita economica: tutte le scelte dell’Italia vanno nella direzione di difenderne le prerogative ecosistemiche e valorizzarne il ruolo di ponte tra Paesi, storie e culture”.
In linea con gli obiettivi dell’accordo “30by30” raggiunto a Montreal, riaffermato nel G7, evidenzia il ministro, “l’Italia vuole investire sulla tutela del Mediterraneo, potendo già contare su una forte rete di aree protette e parchi sommersi, nonché sul prezioso santuario dei Cetacei Pelagos”.
“Dal punto di vista energetico – aggiunge Pichetto – l’Italia vede nel Mare Nostrum uno snodo fondamentale per connettere le esigenze di sviluppo del Continente Africano con il percorso europeo di affermazione delle rinnovabili e di sviluppo di nuove tecnologie, come l’idrogeno”.
“Il modo migliore per affermare la centralità del Mar Mediterraneo – conclude Pichetto – è dunque portare avanti, nello spirito del Piano Mattei, un nuovo sviluppo sostenibile, che si costruisce con le grandi scelte globali, ma anche con i singoli comportamenti virtuosi”.