Comunità Magnificat Dominum: una serata di arte, spiritualità e bellezza

Un’esperienza di musica, danza, immagini e riflessioni sulla via della bellezza, che ha toccato il cuore di tutti i presenti. Così, il 7 dicembre scorso, la Comunità Magnificat Dominum ha celebrato il suo 40° anniversario di vita nella Chiesa e nel mondo. Un evento artistico, in una sala gremita di gente, per celebrare la fedeltà ad un appuntamento d’amore che si rinnova nel tempo.
Il cuore della serata, dal titolo evocativo “Guardando all’umiltà della sua serva. La profezia di un’icona, la bellezza di una missione”, è stato proprio l’incontro con l’icona della Visitazione, simbolo di accoglienza, comunione e umiltà e icona della comunità stessa. L’immagine sacra, che raffigura il momento in cui la Vergine Maria visita la cugina Elisabetta, è stata il filo conduttore di una riflessione profonda sul mistero della missione e della gratuità dell’amore divino. Il professore Gregorio Vivaldelli, biblista e divulgatore, ha guidato i presenti in un viaggio affascinante alla scoperta del significato nascosto nell’immagine, illuminandone la ricchezza teologica e spirituale attraverso una lettura coinvolgente e appassionata. Con la sua mimica espressiva e una dialettica, ha fatto scoprire i dettagli di quest’icona sacra, rendendo tangibile la potenza del messaggio di umiltà e servizio che essa trasmette.
La serata è stata arricchita dal maestroMichele Rossetti, concertista e direttore artistico e dalla figlia Caterina, che hanno creato un momento musicale di straordinaria bellezza e intensità, in cui il pianoforte e il violoncello si sono uniti in un dialogo profondo e commovente.
I maestri Francesco Magistro e Antonio Pio Ruggiero, due talenti foggiani e membri della comunità, hanno inoltre regalato momenti di musica dal vivo che hanno avvolto la sala, rendendo l’atmosfera ancora più intensa e spirituale. A completare questo momento di bellezza è stata la danza di Suor Anna Nobili, che con grazia e spiritualità ha interpretato il Magnificat, il canto di lode di Maria. La sua danza, delicata e piena di emozione, ha reso visibile l’intenso spirito di esultanza e l’umiltà che caratterizzano il Magnificat. “Questa celebrazione non è stata solo un’occasione per riflettere sulla bellezza dell’arte e della musica, ma anche un momento di gratitudine verso Dio per i doni ricevuti nel corso degli anni. La Comunità Magnificat Dominum ha rinnovato il suo impegno a seguire la via del Signore, portando avanti la propria missione di accoglienza, preghiera e testimonianza della bellezza del Vangelo”, si legge in una nota.

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