Giornata della pace: card. Cantoni (Como), “consegnare alle generazioni future un mondo più solidale, giusto e pacifico”

“Invochiamo Maria perché i fedeli cristiani, come anche i credenti di varie religioni e gli uomini e le donne di buona volontà, possano collaborare in armonia per cogliere le opportunità e affrontare le sfide poste dalla rivoluzione digitale e consegnare alle generazioni future un mondo più solidale, giusto e pacifico”. Lo ha affermato ieri il card. Oscar Cantoni, vescovo di Como, nell’omelia pronunciata per la solennità di Maria SS.ma Madre di Dio nella 57ª Giornata mondiale della pace.
“La saggezza della Chiesa – ha osservato il porporato – ha affidato a Maria, madre di Cristo e madre nostra, il nostro cammino, fin dai primi passi traballanti di questo nuovo anno 2024. Poniamo sotto il suo sguardo premuroso il nuovo tempo che ci è donato”. “Lo abbiamo iniziato – ha proseguito il card. Cantoni – con molta incertezza e trepidazione, visto il clima di guerra, gli atti di violenza e di ferocia inauditi, le prospettive calamitose riservate a tante parti del mondo, a partire dal cuore dell’Europa, in Ucraina, e nei territori della nostra amata Terra Santa (Palestina e Israele)”. “Solo Maria, che Gesù morente ci ha affidato come madre, può sollevarci dalla inquietudine che respiriamo ed aiutarci ad avanzare nel buio di questo mondo”, ha rilevato il vescovo, sottolineando che “Ella ci rassicura e ci consola, ci apre a speranza, rendendoci consapevoli che il bene, la verità e la pace sono destinati a fiorire, in virtù di Colui che con la sua risurrezione ha vinto il mondo, Cristo Gesù, suo figlio”.
Riflettendo poi sull’atteggiamento di Maria che – come narra la pagina evangelica – “custodiva tutte queste cose meditandole nel suo cuore”, il card. Cantoni ha commentato: “Questo stile in Maria era abituale. Solo chi guarda col cuore vede bene, perché sa ‘vedere dentro’, vedere tutto in Dio”. “Impariamo anche noi – ha esortato il porporato – ad adorare i misteriosi disegni di Dio, che passano anche attraverso le vie tortuose della vita, sia la nostra personale, sia quella grande della storia dei popoli, e crediamo che per Dio è possibile manifestare la sua potenza attraverso i mezzi semplici e nascosti, aprire nuove vie di salvezza là dove l’uomo sarebbe incapace non solo di percorrere, ma nemmeno solamente di immaginare”.

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