Papa Francesco: in piazza di Spagna, “popolo ucraino, palestinese e israeliano ripiombati nella spirale della violenza”, “madri piangono figli uccisi dalla guerra e dal terrorismo”

“Il nostro destino non è la morte ma la vita, non è l’odio ma la fraternità, non è il conflitto ma l’armonia, non è la guerra ma la pace” E’ una delle invocazioni all’Immacolata, pronunciata dal Papa nella preghiera in piazza di Spagna, per il tradizionale omaggio alla statua dell’Immacolata, dopo la sosta in preghiera nella basilica di Santa Maria Maggiore, davanti all’icona Salus Populi Romani, a cui ha reso omaggio donandole una Rosa d’Oro. “Abbiamo bisogno di te, Madre, perché tu sei l’Immacolata Concezione”, la supplica di Francesco: “La tua persona, il fatto stesso che tu esisti ci ricorda che il male non ha né la prima né l’ultima parola. Guardando a te, ci sentiamo confermati in questa fede che gli avvenimenti a volte mettono a dura prova”. “E tu, Madre, rivolgi i tuoi occhi di misericordia su tutti i popoli oppressi dall’ingiustizia e dalla povertà, provati dalla guerra; guarda al martoriato popolo ucraino, al popolo palestinese e al popolo israeliano, ripiombati nella spirale della violenza”, la preghiera per il tragico scenario attuale: “Oggi, Madre santa, portiamo qui, sotto il tuo sguardo, tante madri che, come è successo a te, sono addolorate. Le madri che piangono i figli uccisi dalla guerra e dal terrorismo. Le madri che li vedono partire per viaggi di disperata speranza. E anche le madri che cercano di scioglierli dai lacci delle dipendenze, e quelle che li vegliano in una malattia lunga e dura”.

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