Papa Francesco: ai Pueri Cantores, “un cantore che cerca di mettere al centro sé rischia di rovinare il lavoro di tutti, e si sente subito”

“Il canto è una scuola di umiltà, perché il cantore, anche nelle parti solistiche, è sempre inserito in un coro, che è più grande di lui e in cui tutti sono al servizio di tutti, anche il maestro che dirige”. Ricevendo questa mattina in udienza la Federazione Internazionale Pueri Cantores, Papa Francesco ha parlato dell’arte del canto mettendo in guardia dal rischio di protagonismi. “Un cantore che cerca di mettere al centro sé stesso, o di prevalere sugli altri – ha detto -, non è un buon cantore, anzi, spesso rischia di rovinare il lavoro di tutti, e questo si sente subito. Perciò, non cercate di apparire: sforzatevi piuttosto di fondervi insieme, perché nell’unità, che viene dall’umiltà, il vostro canto esprima vera amicizia, con Dio, con gli altri e tra voi stessi”. “Siete in tanti, qui presenti – ha quindi proseguito il Papa -, eppure quando cantavate, poco fa, sembravate uno solo: è bello questo! Ciò non è avvenuto per caso, ma perché avete studiato le parti, avete fatto le prove, vi siete impegnati, e anche questo è un messaggio importante per tutti. Cantare bene insieme richiede fatica, come richiede fatica vivere bene insieme. Voi, però, con l’armonia delle vostre esecuzioni, con la luce dei vostri volti e con la bellezza delle vostre voci, ci aiutate a capire che ne vale la pena!”.

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