Papa Francesco: Messa delle Palme, “non siamo soli, quando ci sentiamo con le spalle al muro, quando ci troviamo in un vicolo cieco”

Gesù, sulla Croce, ha sperimentato l’abbandono “perché quando ci sentiamo con le spalle al muro, quando ci troviamo in un vicolo cieco, senza luce e via di uscita, quando sembra che perfino Dio non risponda, ci ricordiamo di non essere soli”. Ne è convinto il Papa, che nell’omelia della Messa della Domenica delle Palme e della Passione del Signore, celebrata per la prima volta in una piazza San Pietro vuota e trasmessa in diretta streaming a causa dell’emergenza coronavirus, ha affermato: “Gesù ha provato l’abbandono totale, la situazione a Lui più estranea, per essere in tutto solidale con noi. L’ha fatto per me, per te, per tutti noi. L’ha fatto per dirci: ‘Non temere, non sei solo. Ho provato tutta la tua desolazione per essere sempre al tuo fianco’. Ecco fin dove ci ha serviti Gesù, calandosi nell’abisso delle nostre sofferenze più atroci, fino al tradimento e all’abbandono”. “Oggi, nel dramma della pandemia, di fronte a tante certezze che si sgretolano, di fronte a tante aspettative tradite, nel senso di abbandono che ci stringe il cuore, Gesù dice a ciascuno: ‘Coraggio: apri il cuore al mio amore. Sentirai la consolazione di Dio, che ti sostiene’”, l’annuncio pasquale di Francesco, a commento della frase di Gesù ascoltata nel Vangelo di oggi: “Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?”. “È una frase forte”, ha commentato il Papa: “Gesù aveva sofferto l’abbandono dei suoi, che erano fuggiti. Ma gli rimaneva il Padre. Ora, nell’abisso della solitudine, per la prima volta lo chiama col nome generico di ‘Dio’. E gli grida ‘a gran voce’ il ‘perché?’ più lacerante: ‘Perché anche Tu mi hai abbandonato?’. Sono in realtà le parole di un Salmo: ci dicono che Gesù ha portato in preghiera anche la desolazione estrema. Ma resta il fatto che l’ha provata: ha provato l’abbandono più grande, che i Vangeli testimoniano riportando le sue parole originali: Elì, Elì, lemà sabactàni? Perché tutto questo? Ancora una volta per noi, per servirci”.

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