Quotidiano

Una barca nel Mediterraneo, un presepe senza poesia
Paolo Valente

Se Gesù nascesse oggi, sarebbe su una barca affondata nel Mediterraneo, in una tenda profughi o sotto le bombe. Il Natale non avviene nei luoghi sicuri, ma tra gli scartati, i poveri, gli invisibili. La luce che celebriamo non abbaglia, ma illumina il buio dell’indifferenza. Riconoscere il Verbo fatto carne significa riconoscerlo nei volti feriti del nostro tempo. Ogni anno il Natale ci chiede questo: accogliere Dio dove il mondo non guarda. Tra le macerie, la fame, l’esilio, nasce ancora la speranza. La vita si fa spazio nel dolore. E solo chi sa vedere quella luce, può diventare davvero figlio della luce. Buon Natale, dove Dio continua a nascere.

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