“Il Vertice dimostra la forza delle nostre relazioni e i benefici che apportano ai nostri cittadini. La guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina e le crescenti sfide geopolitiche sottolineano la necessità di legami sempre più forti tra l’Ue e i Balcani occidentali”. Inizia così la Dichiarazione di Bruxelles definita dall’Ue dopo il vertice di ieri tra Ue e Paesi balcanici. “Riaffermiamo il nostro pieno e inequivocabile impegno nei confronti della prospettiva di adesione dei Balcani occidentali all’Unione europea. Il futuro dei Balcani occidentali è nella nostra Unione. L’allargamento è una possibilità realistica, che dovrebbe essere colta al volo”. “L’allargamento è un investimento geostrategico nella pace, nella sicurezza, nella stabilità e nella prosperità, come affermato nella Dichiarazione di Granada. Le urgenze del nostro tempo richiedono uno slancio sostenuto. I Paesi candidati devono intensificare i loro sforzi di riforma. Parallelamente, l’Unione deve intensificare il suo lavoro di base e le sue riforme interne”. La Dichiarazione affronta non solo riforme politiche e democratiche, la lotta alla corruzione, il rispetto dello stato di diritto, ma entra anche nel merito di diverse forme di cooperazione sul piano economico, sociale e culturale.
Dopo il Vertice è seguita una lunga dichiarazione da parte della presidente della Commissione Ursula Von der Leyen, nella quale fra l’altro si legge: “Il Vertice dei Balcani occidentali giunge in un momento cruciale. La Russia continua a infuriare la sua guerra di aggressione contro il nostro continente, mentre la nostra Unione è stata un progetto di pace fin dalla sua fondazione. La pace è ciò che unisce i nostri Stati membri e guida ogni fase della nostra integrazione. In questi tempi di incertezza geopolitica, l’allargamento è più di una scelta di pace. È una scelta strategica. È un investimento nella nostra sicurezza e libertà condivise. Gli attuali venti geopolitici contrari sono forti e rapidi. E la velocità del processo di adesione deve essere all’altezza dei cambiamenti geopolitici”.