“Aderiamo ai Comitati del No”, ha dichiarato Emiliano Manfredonia, presidente nazionale delle Acli, annunciando l’impegno dell’associazione nel referendum sulla separazione delle carriere tra magistratura requirente e giudicante, definita “modesta nei contenuti ma potenzialmente dannosa negli effetti”. Nel corso del Consiglio nazionale dell’Associazione, Manfredonia ha lanciato un forte richiamo alla partecipazione politica come condizione essenziale per la vitalità democratica. Commentando le ultime elezioni regionali, ha sottolineato che “ciò che molti interpretano come un pareggio fra blocchi politici è, in realtà, una sconfitta per tutti”, segnalando la crescente disaffezione al voto come frattura profonda tra cittadini e istituzioni. Il presidente ha evidenziato l’impegno delle Acli nel rinnovamento democratico attraverso iniziative concrete: le due proposte di legge di iniziativa popolare sulla democrazia interna ai partiti e sulla creazione di assemblee partecipative. Richiamando i dati dell’ultima ricerca Irpef “Né dentro né contro”, ha sottolineato come tra i giovani prevalga una “fiducia selettiva”, recuperabile solo se la politica tornerà credibile e trasparente. Manfredonia ha aggiunto che l’adesione ai Comitati del No ha la funzione di “raccontare con verità quello che questo referendum comporta, oltre gli slogan e le semplificazioni”. L’appello finale è alla responsabilità e alla partecipazione: “Se c’è un pericolo per la democrazia, è l’autoreferenzialità di un sistema politico che non parla più ai cittadini. Le Acli vogliono fare la loro parte: rilanciare la partecipazione e contribuire a una politica all’altezza delle sfide del Paese”.