“Se la Chiesa non cammina con i poveri, tradisce sé stessa e smarrisce il cammino”. Lo ha detto il card. Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Cei, che nell’introduzione all’assemblea della Cei ha ringraziato per il dono della Dilexi te di Papa Leone: “La Chiesa è di tutti, se lo è per i fratelli più poveri. L’universalità è il desiderio di arrivare a tutti e di comunicare a tutti la Buona Novella del Vangelo”. “Immettersi nel fiume di vita che proviene dal riconoscimento di Cristo nei bisognosi ci porta anche, come Chiesa, a rivisitare le nostre istituzioni, opere, strutture, associazioni per evitare un appiattimento su moduli umanitaristici o aziendali”, ha affermato Zuppi: “Rivedere coraggiosamente un modo di operare per ispirarci a quella spiritualità profonda che ci insegna l’Esortazione apostolica e a quell’umanità cui ci guida il Vangelo. Questo ci aiuterà a compiere le scelte indicate in tante raccomandazioni del Cammino sinodale. La Chiesa si rinnova proprio quando sceglie di dire dilexi te al povero, che abbiamo sempre con noi ma del quale spesso non ci accorgiamo”.