“Chi non prega abusa della religione, persino per uccidere”. A lanciare il grido d’allarme è stato il Papa, nel suo discorso al Colosseo, a conclusione dell’Incontro internazionale di preghiera per la pace organizzato dalla Comunità di Sant’Egidio. “La preghiera è un movimento dello spirito, un’apertura del cuore”, ha spiegato Leone XIV: “Non parole gridate, non comportamenti esibiti, non slogan religiosi usati contro le creature di Dio”. “Abbiamo fede che la preghiera cambi la storia dei popoli”, le parole del Pontefice: “I luoghi di preghiera siano tende dell’incontro, santuari di riconciliazione, oasi di pace”. “Mai più l’uno contro l’altro, ma l’uno accanto all’altro”, le parole pronunciate da San Giovanni Paolo II, il 27 ottobre 1986, nello storico incontro con i leader religiosi ad Assisi: “Fu un momento storico, una svolta nei rapporti tra le religioni”. “Nello spirito di Assisi, anno dopo anno, sono continuati questi incontri di preghiera e dialogo, che hanno creato un clima di amicizia tra i leader religiosi e hanno accolto tante domande di pace”, il bilancio del Papa: “Il mondo oggi pare essere andato nella direzione opposta, ma noi ricominciamo da Assisi, da quella coscienza del nostro compito comune, da quella responsabilità di pace. Ringrazio la Comunità di Sant’Egidio e tutte le organizzazioni, cattoliche e non solo, che, spesso controcorrente, tengono vivo questo spirito”.