“Qualità e coraggio”. Queste le virtù richieste dal Papa alla “costellazione” costituita dalla rete educativa cattolica, che “possiede una capillarità unica” e “raggiunge ogni continente, con particolare presenza nelle aree a basso reddito: una promessa concreta di mobilità educativa e di giustizia sociale”. “Questa costellazione esige qualità e coraggio”, la tesi di Leone XIV nella lettera apostolica “Disegnare nuove mappe di speranza”: “qualità nella progettazione pedagogica, nella formazione dei docenti, nella governance; coraggio nel garantire accesso ai più poveri, nel sostenere famiglie fragili, nel promuovere borse di studio e politiche inclusive”. “La gratuità evangelica non è retorica: è stile di relazione, metodo e obiettivo”, spiega il Pontefice: “Là dove l’accesso all’istruzione resta privilegio, la Chiesa deve spingere le porte e inventare strade, perché perdere i poveri equivale a perdere la scuola stessa. Questo vale pure per l’università: lo sguardo inclusivo e la cura del cuore salvano dalla standardizzazione; lo spirito di servizio rianima l’immaginazione e riaccende l’amore”.