Leone XIV: no a “subordinazione dell’istruzione al mercato del lavoro e alle logiche della finanza”, “unire giustizia sociale e giustizia ambientale”

No alla “subordinazione dell’istruzione al mercato del lavoro e alle logiche spesso ferree e disumane della finanza”. Lo pronuncia il Papa, nella lettera apostolica “Disegnare nuove mappe di speranza”. “L’educazione cattolica diventa lievito nella comunità umana: genera reciprocità, supera riduzionismi, apre alla responsabilità sociale”, sostiene Leone XIV: “Il compito oggi è osare un umanesimo integrale che abiti le domande del nostro tempo senza smarrire la sorgente”. “Dimenticare la nostra comune umanità ha generato fratture e violenze; e quando la terra soffre, i poveri soffrono di più”, l’appello sulla responsabilità verso il creato: “L’educazione cattolica non può tacere: deve unire giustizia sociale e giustizia ambientale, promuovere sobrietà e stili di vita sostenibili, formare coscienze capaci di scegliere non solo il conveniente ma il giusto. Ogni piccolo gesto – evitare sprechi, scegliere con responsabilità, difendere il bene comune – è alfabetizzazione culturale e morale”. “La responsabilità ecologica non si esaurisce in dati tecnici”, che “sono necessari, ma non bastano”, precisa il Papa: “Occorre un’educazione che coinvolga la mente, il cuore e le mani; abitudini nuove, stili comunitari, pratiche virtuose. La pace non è assenza di conflitto: è forza mite che rifiuta la violenza. Un’educazione alla pace disarmata e disarmante insegna a deporre le armi della parola aggressiva e dello sguardo che giudica, per imparare il linguaggio della misericordia e della giustizia riconciliata”.

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