“La pace è una parola impegnativa. Ha bisogno di essere preparata”. Lo ha detto il card. Pierbattista Pizzaballa, patriarca latino di Gerusalemme. “I fallimenti degli anni scorsi, i vari accordi ci hanno insegnato che non bisogna correre, anche nella terminologia, per arrivare subito a parlare di pace”, ha osservato il cardinale. “La prossima generazione la potrà fare, se noi la prepariamo”, ha concluso, parlando a margine della cerimonia di assegnazione, a Villa Nazareth, del Premio Achille Silvestrini a padre Gabriel Romanelli e alla parrocchia di Gaza.