Diocesi: Caritas Firenze, il 26 ottobre convegno “Per una pace disarmata e disarmante”

Domenica 26 ottobre 2025, alle ore 18.00, presso la Casa della Carità (Via A. Corelli, 89 – Firenze), si terrà il convegno “Per una pace disarmata e disarmante”, promosso dalla Caritas diocesana di Firenze e dall’Ufficio per la Pastorale delle Migrazioni dell’arcidiocesi di Firenze, con il patrocinio della Facoltà Teologica dell’Italia Centrale. L’incontro nasce come momento di riflessione per riaffermare il valore della pace come scelta quotidiana, in un mondo segnato da oltre cinquanta conflitti che continuano a generare dolore, ingiustizia e migrazioni forzate. Tra gli interventi previsti: Alberto Tonini (Università di Firenze), Nandino Capovilla (Pax Christi), Hamdan Al Zeqri (Ucoii), Andrea Bigalli (Ftic), Marzio Mori (Caritas Firenze), Giovanni Martini (Migrantes Firenze). Vi saranno le testimonianze di operatrici del Servizio Civile Universale provenienti da Gaza, testimoni dirette del dramma del genocidio e della resilienza. Il convegno si concluderà con un momento di preghiera interreligiosa. “Nel mondo ci sono più di 50 conflitti, alcuni devastanti come in Myanmar, Sudan, Ucraina, Palestina. Non possiamo restare indifferenti – afferma Marzio Mori, direttore della Caritas diocesana di Firenze -. Don Tonino Bello ci invitava a scommettere su una pace radicata nella giustizia e nella nonviolenza. È il momento di alzarsi in piedi e dire che tutto questo non lo accettiamo più”. Andrea Bigalli, parroco e coordinatore dell’Istituto di Ricerca in Teologia Sociale, aggiunge: “Occorre moltiplicare le iniziative per chiedere la fine delle guerre e dell’aggressione sistematica ai civili. L’incontro del 26 ottobre è un passo verso una cultura e una teologia della pace. È anche l’avvio della Scuola Permanente di Educazione alla Pace, aperta a tutte le diocesi toscane”.
Don Nandino Capovilla, di Pax Christi, rilancia l’appello del parroco di Taybeh, in Terra Santa: “Quanto durerà la notte? I cristiani palestinesi ci chiedono di non abbandonarli. È un impegno che dobbiamo assumerci, come cittadini e come cristiani”. “Papa Francesco – conclude don Giovanni Martini, di Migrantes Firenze – ci invita a essere ‘artigiani di pace’. Dobbiamo interrogarci: dove siamo quando i poveri vengono dimenticati, quando i migranti trovano muri e indifferenza? La risposta non può essere il silenzio. La risposta siete voi, con la vostra presenza e il vostro coraggio”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Territori