Inizio insolito per l’udienza generale di oggi. Papa Leone XIV, giunto come di consueto un quarto d’ora prima in piazza san Pietro per il saluto alla folla di fedeli, è sceso subito dalla papamobile per rendere omaggio ad una riproduzione del Santuario della Vergine di Lourdes, realizzata con le spighe di grano. Accanto a lui, il vescovo di Ancona-Osimo, mons. Angelo Spina. E’ nella diocesi marchigiana, infatti, che ogni anno si celebra la Festa del Covo di Campocavallo di Osimo: una festa di ringraziamento dedicata alla prodigiosa immagine della Madonna Addolorata che si venera nel Santuario di Campocavallo. A lei ogni prima domenica di agosto viene offerto in festante processione il Covo, un “monumento al grano” realizzato con 2-3 milioni di spighe sapientemente intrecciate a formare vere e proprie opere d’arte rurale. Ogni anno il Covo rappresenta un tema diverso, dai simboli della cristianità alle riproduzioni di Santuari e Cattedrali di tutto il mondo. Grazie a questa tradizione, Campocavallo è gemellato con i luoghi più significativi della cristianità, come ad esempio Lourdes, Fatima, Czestochowa o Santiago de Compostela, e spesso viene accolto dal Santo Padre in Vaticano. In tantissimi in paese partecipano alla realizzazione del Covo e all’organizzazione di quella che è considerata “La Festa”, nata del 1939. Ricca e vivace è la presenza degli abitanti di Campocavallo, delle comunità vicine e dei turisti agli eventi in programma già dal mercoledì o dal giovedì, eventi che culminano la domenica con le solenni cerimonie religiose e la sfilata del Covo per le vie del paese, ricca di folklore, tradizione, ospiti, musica e colori.