Romania: funerali card. Muresan. Card. Gugerotti (Chiese orientali), “grande testimone di Cristo, della fedeltà alla Chiesa e al Papa”

“Un giorno storico, una svolta nella storia di questo Paese e della sua fede”: con queste parole il card. Claudio Gugerotti, prefetto del Dicastero per le Chiese orientali, ha descritto il giorno dei funerali del card. Lucian Mureșan, svoltisi oggi nella cattedrale Santissima Trinità di Blaj, in Romania. La guida della Chiesa greco-cattolica romena è morto il 25 settembre scorso nella residenza dell’arcieparchia di Alba Iulia e Fagaras, all’età di 94 anni, dopo una lunga malattia. Una scomparsa, ha detto il card. Gugerotti alla fine dei funerali, che “segna il tramonto di quella generazione che confessò la fede cristiana fino alle sofferenze più atroci”. Il cardinale prefetto ha definito il card. Mureșan “un grande testimone di Cristo, della fedeltà alla Chiesa e al successore di Pietro” e ha ricordato la sua vita segnata da “sacrifici immani, cambiamenti costanti e repentini, impostigli a causa della sua appartenenza religiosa”, come anche la sua formazione teologica e l’attività pastorale svolte clandestinamente durante il regime di Ceausescu. Ha sottolineato, inoltre, che il porporato romeno è stato “protagonista di una rinascita piena di speranze per la Chiesa greco-cattolica in Romania”.
“Il Santo Padre e tutta la Chiesa cattolica ringraziano il card. Mureșan e tutti i suoi confratelli vescovi, sacerdoti e laici, per una testimonianza di fedeltà a cui pochi credettero perché poco si conobbe in Occidente. Siamo tutti orgogliosi e fieri di voi, figli di questi padri”, ha aggiunto il cardinale prefetto. Hanno poi preso la parola il nunzio apostolico in Romania, mons. Giampiero Gloder – il quale ha letto il testo del telegramma che Papa Leone XV aveva inviato il 26 settembre –, e il presidente romeno, Nicușor Dan. Il capo dello Stato romeno ha ringraziato la Chiesa greco-cattolica romena per quanto ha fatto nel passato per la nazione romena e si è impegnato a una più stretta collaborazione nel futuro. Inoltre, ricordando che il Paese e segnato da divisioni su vari piani, ha indicato il card. Mureșan come “esempio di riconciliazione e modello per i giovani di oggi, in un mondo che sembra aver perso i punti di riferimento e che relativizza i valori”.

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