“Diamo il benvenuto alla decisione del governo di sua Maestà di riconoscere lo Stato di Palestina, una scelta che molti vescovi hanno favorito per oltre dieci anni. È un riconoscimento che non diminuirà gli orrori che si svolgono, in questo momento, nella striscia di Gaza ma che offre a tutti i palestinesi la speranza di un futuro libero dall’occupazione e dalla violenza non soltanto per loro ma per tutte le future generazioni”. Con queste parole, contenute in un comunicato diffuso dalla Chiesa di Inghilterra, quattro vescovi anglicani impegnati in Terra Santa accolgono con favore la notizia annunciata dal premier britannico Keir Starmer che il Regno Unito ha ufficialmente riconosciuto la Palestina come Stato. A firmare il messaggio sono il vescovo di Southwark Christopher Chessun, responsabile, nella Camera dei Lords, per il Medio Oriente, la vescova di Chelmsford, Guli Francis-Dehqani, la vescova di Gloucester, Rachel Treweek e il vescovo di Norwich, Graham Usher. “Riconoscere lo Stato di Palestina non premia il terrorismo, piuttosto erode la narrativa degli estremisti e rafforza i moderati e dà all’autorità palestinese la legittimazione e la pressione delle quali ha bisogno per governare con responsabilità e lavorare verso l’implementazione di due Stati”, scrivono i vescovi anglicani. “Il governo britannico ha riconosciuto il diritto di Israele all’autodeterminazione nel 1950 ma ha rimandato, fino ad oggi, il riconoscimento dello Stato di Palestina come diritto inalienabile del popolo palestinese”.