Sarà presentato giovedì 25 settembre alle 18, presso il monastero delle Benedettine di Lecce, il saggio dal titolo “La disabilità non è una vocazione” pubblicato quest’anno per i tipi di Qiqajon del monastero di Bose. Dopo l’introduzione di sr. Luciana Mirjam Mele, si terrà un dialogo sui temi del libro tra Sabino Chialà, priore di Bose e Simone Stifani, uno degli autori e giornalista per il Monastero benedettino leccese. Il volume, scritto a quattro mani dallo stesso Stifani e fr. Luciano Manicardi monaco di Bose, con prefazione di sr. Veronica Donatello, responsabile del Servizio nazionale della Pastorale delle persone con disabilità della Conferenza episcopale italiana, pone l’esperienza della disabilità al centro della riflessione esistenziale, teologica ed ecclesiale. Lo scopo degli autori è quello di far comprendere a tutti che la disabilità “non può essere un limite che soffoca la vita umana e spirituale, non può essere un fattore che definisce e opprime, quasi come una condanna, l’identità stessa delle persone”. In questo, l’immagine di Dio “ravvisabile nella Chiesa e nelle stesse persone con disabilità non è autentica”. Tramite questo libro gli autori si sono prefissi lo scopo di “scoprire qual è il vero volto di Dio e come Egli stesso veda la persona con disabilità”. Occorre – come affermano gli autori nel libro – che le persone con disabilità siano poste al cuore della Chiesa “non per dar loro un contentino ma proprio perché loro, come gli altri, diano il loro contributo, secondo i propri carismi, al cammino della Chiesa e arricchiscano anche l’esperienza credente di tanti e tante”.