Naufragio a Lampedusa: Di Benedetto (Save the Children), “intollerabile questa conta senza fine di bambini e giovani vite spezzate”

“È intollerabile questa conta senza fine di bambini e giovani vite spezzate nel tentativo di raggiungere l’Europa. Non possiamo più girarci dall’altra parte: è inumano. Nell’ennesimo naufragio al largo del Mediterraneo, una madre ha perso la figlia di circa un anno e si prospettano decine di dispersi, tra cui anche minori”. Con queste parole Giovanna Di Benedetto, portavoce di Save the Children, rinnova l’appello per “l’attivazione di un sistema coordinato e strutturato di ricerca e soccorso in mare per salvare vite umane, agendo nel rispetto dei principi internazionali e dando prova di quella solidarietà che è valore fondante dell’Unione europea, e per l’apertura di canali regolari e sicuri per raggiungere l’Europa”.
Save the Children è presente a Lampedusa con un team di esperti che ha fornito immediata assistenza. Gli operatori di Save the Children, in collaborazione con ente gestore del centro, organizzazioni e agenzie operative sul posto, si sono attivati per la protezione e il supporto dei superstiti.
“Sono più di 32mila le persone morte o disperse in mare dal 2014 nel Mediterraneo, molti minori, quasi mille solo nel 2025. Molte di loro erano bambini e adolescenti”, denuncia Save the Children.

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