“Noi, leader dell’Unione Europea, accogliamo con favore gli sforzi del Presidente Trump per porre fine alla guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina e raggiungere una pace e una sicurezza giuste e durature per l’Ucraina”: questo l’inizio di una dichiarazione dei leader europei che posiziona in modo chiaro l’Ue in vista dei colloqui Trump – Putin di giovedì in Alaska. Dopo il testo sottoscritto nella notte tra domenica e lunedì da alcuni leader europei, oggi arriva un nuovo documento condiviso da tutti, tranne che dall’Ungheria, che, si dice in una nota “non aderisce alla presente Dichiarazione”. Si ripetono in questo nuovo documento gli elementi che già da tempo l’Ue considera cruciale: una pace giusta e duratura “deve rispettare il diritto internazionale, compresi i principi di indipendenza, sovranità e integrità territoriale”, e il principio per cui “i confini internazionali non devono essere modificati con la forza”. Il secondo elemento è che “il percorso verso la pace in Ucraina non può essere deciso senza l’Ucraina” e che si può negoziare solo nel momento di un cessate il fuoco o di una riduzione delle ostilità. Risolvere diplomaticamente l’aggressione non po’ avvenire senza che si proteggano “gli interessi vitali di sicurezza dell’Ucraina e dell’Europa”. Continueranno il sostegno politico, finanziario, economico, umanitario, militare e diplomatico all’Ucraina, resteranno le misure restrittive nei confronti della Federazione Russa. L’Ucraina ha un “diritto intrinseco a scegliere il proprio destino”, termina la dichiarazione e l’Ue sosterrà il Paese nel suo percorso verso l’adesione all’Unione. in un post il presidente ungherese ha dichiarato “L’ho già detto e lo ripeto: se l’Europa non negozierà direttamente con la Russia, Mosca e Washington troveranno un accordo che ci scavalcherà”.