“Un lavoro di squadra che ha coinvolto, in primo luogo, la Direzione delle Ville Pontificie, e tutte le Direzioni del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano”. Così Andrea Tamburelli, direttore delle Ville Pontificie, racconta il dietro le quinte del soggiorno estivo di Papa Leone XIV nella residenza di Castel Gandolfo, iniziato il 6 luglio: “Tutti hanno dato il massimo delle loro potenzialità per offrire al Santo Padre un sereno periodo di riposo nella Villa Barberini”. In prima linea il personale della Floreria, “che ha il compito di assistere i Pontefici durante i loro soggiorni e le loro attività istituzionali”, insieme ai reparti tecnici e al servizio giardini. La logistica ha richiesto un grande impegno: “Ci siamo occupati anche della predisposizione delle sale per le udienze, dell’accoglienza degli ospiti e della sistemazione degli spazi per le celebrazioni”, ha aggiunto Tamburelli. Il Papa ha scelto di alloggiare negli appartamenti del Palazzo Barberini, completamente rinnovati: “La risposta delle squadre è stata straordinaria. Abbiamo dimostrato di essere un corpo unico e coeso”. Per le Ville Pontificie, ha concluso Tamburelli, “è stato come tornare al ruolo originario: assistere i Pontefici nei loro periodi di riposo. Abbiamo lavorato con dedizione e gioia, come se il tempo si fosse fermato al 2013, quando l’ultimo Papa soggiornò qui”.