Avanzare nel contrasto alle condizioni di povertà di migliaia di famiglie italiane, prevenendo la devianza minorile e l’abbandono scolastico nelle periferie degradate delle grandi città che, nel periodo estivo, raggiungono i livelli più alti di emergenza. Scuole chiuse e centri estivi troppo costosi possono mettere in difficoltà i genitori nella gestione dei figli: migliaia di bambini in Italia, infatti, rischiano di vivere mesi di solitudine, privi di stimoli, confronti e nuove opportunità. Gli interventi progettati per la stagione estiva da Fondazione “L’Albero della Vita”, impegnata dal 1997 a proteggere i diritti dei bambini in difficoltà, intendono rispondere proprio a un’esigenza di sicurezza, accoglienza, gioco e confronto diffusa in modo capillare su tutto il territorio ricreando, nelle città in cui la Fondazione opera, opportunità di svago che possano alimentare la curiosità, rafforzare l’autostima e restituire bellezza.
Il programma nazionale di contrasto alla povertà minorile della Fondazione, attivo dal 2014, si pone l’obiettivo di assicurare alle famiglie italiane e straniere coinvolte, in condizione di esclusione sociale ed economica, un sostegno materiale e socio-pedagogico, la creazione di una rete di prossimità e percorsi di orientamento alla formazione e al lavoro.
Tra gite, laboratori e summer camp gratuiti, i bambini e le famiglie, accolti dalle sedi di Milano, Perugia, Genova, Napoli, Catanzaro e Palermo, anche in estate potranno prendere parte a un ricco programma di attività educative e ludiche. A questo si aggiunge la tradizionale vacanza al mare per i bambini di età compresa tra zero e sei anni accolti nella comunità educativa di Milano in quanto allontanati dalla propria famiglia di origine per situazioni di incuria, abusi o maltrattamenti. Un rifugio sicuro e un sostegno materiale, educativo, relazionale e formativo per gli adulti del domani.
“Crediamo che la mancanza di stimoli culturali, relazionali ed educativi possa compromettere in modo profondo il futuro delle nuove generazioni e si rendono dunque fondamentali un intervento condiviso tra il settore pubblico e il privato sociale e un’azione migliorativa relativa all’accesso ai servizi socioeducativi per le famiglie a rischio di marginalità e alla valorizzazione delle competenze genitoriali e dei talenti dei giovani. È soltanto grazie alla collaborazione con numerose realtà, sostenitori e finanziatori territoriali che, anche quest’anno, la Fondazione rimarrà al fianco dei bambini che vivono in contesti difficili, regalando loro l’opportunità di uscire dal proprio quartiere, vivere esperienze nuove e sentirsi alla pari con i propri coetanei. Una vera e propria estate indimenticabile se si pensa che molti di loro vedranno per la prima volta il mare”, racconta Isabella Catapano, direttrice generale della Fondazione “L’Albero della Vita”.