Vaccinazioni infantili: Unicef-Oms, in calo in Europa. Aumentano i casi di morbillo e pertosse

(Foto Unicef)

“I vaccini salvano le vite, e quando la copertura diminuisce, le malattie si diffondono”. Queste le parole di Hans Henri P. Kluge, direttore regionale dell’Oms per l’Europa che, assieme all’Unicef lanciano l’allarme: in Europa e Asia Centrale le vaccinazioni infantili non sono tornate ai livelli pre-pandemici, lasciando milioni di bambini vulnerabili a malattie prevenibili. I dati 2024 mostrano una copertura stagnante o in lieve calo: il morbillo ha colpito oltre 125mila persone (il doppio rispetto al 2023) e la pertosse ha superato i 290mila casi, triplicando i numeri dell’anno precedente. Le coperture per i principali vaccini, tra cui Mmr (morbillo, parotite e rosolia), Dtp (difterite, tetano e pertosse) e antipolio, restano al di sotto del 95% raccomandato per raggiungere l’immunità di gregge. In diversi Paesi si registrano tassi inferiori al 90% e, in casi estremi, appena il 23% per la prima dose Mmr. Secondo Regina De Dominicis, direttrice regionale dell’Unicef per l’Europa e l’Asia centrale, il successo storico della vaccinazione ha portato a un calo della percezione del rischio. La disinformazione e le disuguaglianze di accesso aggravano il fenomeno. Tuttavia, segnali positivi arrivano dai nuovi vaccini, come quello contro l’Hpv (Papillomavirus umano), la cui copertura è in aumento, specie tra i ragazzi. Oms e Unicef invitano i governi a rafforzare i sistemi sanitari locali, contrastare la disinformazione e sostenere operatori e famiglie con strumenti e dati. Ogni Paese deve agire, anche in assenza di focolai, per colmare le lacune e proteggere le comunità.

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