Corridoi umanitari: Salerno, presentato al Migramed il libro “L’altra strada”

(Foto Caritas Italiana)

Presentato ieri a Salerno, nelle sale del Museo diocesano San Matteo, il libro “L’altra strada”, che racconta i corridoi umanitari e i suoi protagonisti. Il libro è stato presentato nell’ambito di Migramed e introdotto dal video messaggio di mons. Giuseppe Baturi, segretario generale della Cei, autore della prefazione del volume. “È la comunità tutta che si mette in movimento, che si lascia evangelizzare dall’incontro reciproco, che scopre il senso profondo dell’ospitalità come stile e vocazione per tutti”, ha spiegato.
Paolo Valente, curatore del libro assieme a Oliviero Forti, ha dato significato alla parola “integrazione”. “Deriva da ‘integro’ che significa intero. Se abbiamo bisogno di integrare è perché siamo consapevoli che la nostra vita, la nostra comunità, la società attorno a noi non sono complete. C’è qualcosa, qualcuno che manca. Chi viene accolto e ‘integrato’ è quel pezzo che manca alla nostra completezza”, ha osservato Valente.
Significativo il risuonare delle voci delle Caritas diocesane. Da Sofia Russo (Nocera Inferiore-Sarno) che ha guidato l’incontro con le sue domande, a Irene Caverni (Firenze) e Vincenzo La Monica (Ragusa) che hanno narrato le storie di Puot e Barwaco, con le loro luci, le ombre, le ferite, le speranze. Sempre con lo sguardo attento a quella comunità che si lascia interrogare (e integrare) da chi bussa alla porta.
I corridoi umanitari, universitari, lavorativi, un’opera “segno”, perché parlano, hanno un messaggio da portare. Un’opera generativa, perché suscita solidarietà, impegno, novità e futuro.
Il libro “L’altra strada” è edito da Emi. In libreria dal 27 giugno.

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