Giubileo dei sacerdoti: mons. Delpini (Milano), “stare insieme per il Vangelo, perché facciamo parte di un presbiterio”

L’appartenenza al presbiterio è uno dei temi toccati da mons. Mario Delpini, arcivescovo di Milano, durante la meditazione tenuta oggi nella chiesa di San Salvatore in Lauro di Roma e destinata a sacerdoti e parroci. “La prima essenza dell’essere presbiteri – ha detto – è essere collaboratori del vescovo e far parte del presbiterio. È un principio secondo me di riforma del clero che contrasta con l’individualismo e l’essere statico. Il parroco – ha sottolineato – è troppo determinante per la comunità in cui è presente. La gente, almeno in tanti posti, chiede che il prete stia lì per loro”. Tuttavia “esiste la Chiesa, esiste il gruppo di coloro che insieme col vescovo si fanno carico della missione apostolica”, in piena contrapposizione con l’idea del prete che sceglie di stare con gli altri preti amici. “Si sta insieme per il Vangelo – ha spiegato –, non per la compensazione affettiva, non per farci compagnia, bensì perché facciamo parte di un presbiterio. Le sensibilità diverse – ha concluso – devono diventare una ricchezza comune, non il principio di frammentazione del presbiterio”. In conclusione ha aggiunto: “Il tema dell’appartenere al presbiterio dovrebbe incoraggiare una forma di cassa comune. A Milano ad esempio c’è un fondo, intuizione del cardinal Martini, che fornisce delle risorse economiche per assistere i preti più anziani. È difficile però che i preti condividano questo argomento considerato un tabù”. 

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