(Bruxelles) Il secondo pilastro su cui si basa l’atto legislativo europeo sullo spazio, proposto oggi dalla Commissione è la resilienza. “Lo spazio sta diventando sempre più conteso. Le infrastrutture spaziali affrontano crescenti minacce da attacchi informatici e interferenze elettroniche che prendono di mira satelliti, stazioni terrestri e collegamenti per le comunicazioni. Questi attacchi possono portare alla perdita di satelliti o all’interruzione di servizi critici. L’Eu Space Act richiederà pertanto a tutti gli operatori spaziali di condurre valutazioni approfondite dei rischi durante l’intero ciclo di vita di un satellite, applicando norme di sicurezza informatica e segnalazioni di incidenti specifiche per il settore spaziale”. Terzo pilastro la sostenibilità: “Con la crescita delle attività spaziali, la gestione delle risorse, delle emissioni di Co2 e dei detriti diventa fondamentale. Misurare l’impatto ambientale consente al settore di ridurre il proprio impatto ambientale”. Le nuove norme, se entreranno in vigore, si applicheranno sia alle risorse spaziali dell’Ue che a quelle nazionali, nonché agli operatori extra-Ue che offrono servizi in Europa. La proposta legislativa è soggetta ora ai negoziati fra Parlamento europeo e Consiglio Ue secondo la procedura legislativa ordinaria.
Henna Virkkunen, vicepresidente della Commissione, afferma: “La leadership europea nello spazio deve essere fondata su sovranità, sicurezza e lungimiranza strategica. Con l’Eu Space Act stiamo compiendo un passo coraggioso per garantire che la nostra infrastruttura spaziale sia resiliente, il nostro ecosistema di innovazione sia potenziato e la nostra autonomia nelle tecnologie critiche sia garantita per le generazioni future”.
Secondo Andrius Kubilius, commissario per la difesa e lo spazio, “una rivoluzione spaziale è alle porte. Il XXI secolo sarà il secolo dello spazio. L’Europa deve essere in prima linea”.