Giornata Comunicazioni sociali: Di Salvo (Ucsi), “Raccontare con verità e per la verità”

“In questo tempo di cambiamento, di avvenimenti, di fatti di cronaca che svolgono le nostre famiglie, bisogna essere attivi e riflessivi nel nostro lavoro. Raccontare con verità e per la verità”. È quanto scrive Salvatore Di Salvo, Segretario nazionale Ucsi (Unione cattolica stampa italiana) in occasione della 59ma Giornata mondiale per le Comunicazioni sociali che la Chiesa celebra il 1° giugno. Riferendosi al messaggio di Papa Francesco per la Giornata, “Condividete con mitezza la speranza che sta nei vostri cuori”, Di Salvo ribadisce la necessità di “disarmare la comunicazione, di purificarla dall’aggressività, di riscoprire il valore dell’essere operatori della comunicazione che credono ancora nella loro missione e non accettano di divenire strumenti di un sistema che invita a mettere da parte (per calcoli di potere) la verità e la cura gli uni degli altri”. Atteggiamenti che, per il segretario dell’Ucsi, “non costruiscono sentimenti di pace, ma al contrario segnano il male del nostro presente”. Il buon comunicatore, annota Di Salvo, “fa sì che chi ascolta, legge o guarda possa essere partecipe, possa essere vicino, possa ritrovare la parte migliore di sé stesso ed entrare con questi atteggiamenti nelle storie raccontate. Comunicare così aiuta a diventare ‘pellegrini di speranza’, come recita il motto del Giubileo, pellegrini per costruire la Pace”. Un invito alla pace che, si legge nel testo, “ci deve coinvolgere per ‘porre mano’ ad una comunicazione attenta, mite, riflessiva, capace di indicare vie di dialogo”. Messaggio ripreso da Papa Leone XIV in sintonia perfetta con Papa Francesco quando ricorda a tutti gli operatori della comunicazione “di disarmare la comunicazione e di optare per una comunicazione di pace”. “Disarmiamo la comunicazione da ogni pregiudizio, rancore, fanatismo e odio; purifichiamola dall’aggressività” è il segnale di continuità di Papa Leone con Papa Francesco, “non serve una comunicazione fragorosa, muscolare, ma piuttosto una comunicazione capace di ascolto, una comunicazione per dare voce ai deboli che non hanno voce. Disarmiamo le parole e contribuiremo a disarmare la Terra”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Territori