“Il giusto salario è il frutto legittimo del lavoro” e perciò “non è sufficiente l’accordo tra le parti a giustificare moralmente l’ammontare del salario”. Lo scrive mons. Rino Fisichella, pro-prefetto del Dicastero per l’evangelizzazione, nel messaggio per la Giornata mondiale del turismo. “La precarietà, cui spesso i giovani sono sottoposti, non è mai fonte di un futuro sostenibile”, il monito: “La giustizia non può essere eclissata dalla sete di guadagno né da condizioni che feriscono la dignità del lavoratore. Una vera giustizia diventa sostegno per combattere la povertà e per aiutare le persone a esprimere le proprie capacità lavorative”. No, allora, al “desiderio del mero profitto, realizzato in fretta senza molta fatica: questa frenesia abbaglia e porta a soluzioni che umiliano i dipendenti, i turisti e gli stessi operatori”.