Giubileo 2025: diocesi Patti, a Tindari la celebrazione per le famiglie. Mons. Giombanco, “le vere parole d’amore si pronunciano solo col cuore”

“Chi ama sa affrontare tutte le situazioni della vita e fa nascere la speranza; chi ama ascolta, esprime parole tenere, accoglie, condividere, tesse relazioni e le rende belle e luminose, le trasfigura. Invece, se prevalgono chiusura, pregiudizi, le relazioni si sfigurano”. Lo ha affermato il vescovo di Patti, mons. Guglielmo Giombanco, durante la celebrazione eucaristica che ha presieduto al santuario del Tindari in occasione del Giubileo diocesano delle famiglie. L’evento, sul tema “Famiglie, via di santità. Con Maria Madre della speranza”, è stato promosso e organizzato dall’equipe di Pastorale per la famiglia, diretta da don Calogero Tascone e dai coniugi Angelo e Patrizia Morabito.
Le famiglie si sono ritrovate nella piazzetta dell’Immacolata, da dove è partito il pellegrinaggio, fino al teatro antico, scandito dalla recita dei misteri della Luce del rosario e dalla riflessione su alcune famiglie sante e su giovani che proprio in famiglia hanno visto crescere e maturare la propria fede: Louis e Zelie Martin (genitori di Santa Teresa di Lusieux), Luigi e Maria Beltrame Quattrocchi, la prima coppia ad essere beatificato, nella storia della Chiesa, come tale, Piergiorgio Frassati (che sarà canonizzato il prossimo 3 agosto), Francesco Paolo Gravina principe di Palagonia e Carlo Acutis. Il pellegrinaggio si è concluso nella piazza antistante il santuario, dove è stata recitata la preghiera del Giubileo. Dopo le confessioni, mons. Giombanco ha presieduto la messa. Nell’omelia, il vescovo ha evidenziato come “tante famiglie si sono ritrovate in un’unica famiglia, legate dal dono dell’amore che ciascuno di noi vive e testimonia e la cui fonte è Dio”. “Il Giubileo delle famiglie – l’auspico del presule – ci aiuti a crescere nell’amore, per imparare il vocabolario dell’amore. Dio ha un grande sogno d’amore per tutti voi, che, però, si realizza solo se ci crediamo, se apriamo il nostro cuore. Le vere parole d’amore, infatti, si pronunciano solo col linguaggio del cuore”.

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