Opus Dei: card. Roche ai nuovi sacerdoti, “essere per gli altri un buon pastore in tutto ciò che fate”

“Essere per gli altri un buon pastore in tutto ciò che fate”. È stato questo l’invito rivolto, nella basilica di Sant’Eugenio a Roma, dal card. Arthur Roche, prefetto del Dicastero per il Culto divino e la Disciplina dei Sacramenti, ai 20 nuovi sacerdoti della prelatura dell’Opus Dei, provenienti da 11 Paesi. Il porporato ha aggiunto: “La Chiesa vi chiama ora a diventare presbiteri per servire il santo popolo di Dio. Dico ‘diventare’ perché, sebbene io vi ordinerò presbiteri con l’imposizione delle mie mani e la preghiera di ordinazione, dovrete comunque scoprire e sviluppare ogni giorno la grandezza di questo tesoro che Egli vi dona per prendervi cura del suo popolo ovunque vi porterà la vostra missione”. “Ogni giorno – ha detto ancora il card. Roche – sarà un momento di nuova scoperta e ogni giorno sarà un’occasione, secondo le parole di San Pietro, per testimoniare tutto ciò che Gesù ha fatto sia in campagna che in città, tra chiunque incontrasse per rendere testimonianza, come hanno fatto i profeti, che chiunque crede in lui ottiene la remissione dei peccati per mezzo del suo nome”. Al termine della cerimonia, il prelato dell’Opus Dei, mons. Fernando Ocáriz, ha espresso la sua “gratitudine” al card. Roche e il suo “affetto” verso i nuovi sacerdoti e le loro famiglie. Rivolgendosi ai genitori dei nuovi presbiteri, ha ricordato “la grande gioia delle ordinazioni” e ha invitato all’unità con Papa Leone XIV, pregando “intensamente per il dono della pace”.

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