Terremoto Centro Italia: Castelli (comissario), “Accumoli, progetti di rinascita grazie all’università austriaca di Krems”

Creare le condizioni per la rinascita, tra tradizione e innovazione, di una comunità devastata da un evento sismico distruttivo attraverso una ricostruzione sia teorica che pratica e la rigenerazione economica, sociale e culturale della comunità. È questo il percorso concepito per Accumoli, comune colpito dalla scossa simica del 24 agosto 2016 dove, sin dal 2019 è stata realizzata la Scuola di Ricostruzione, coordinata dal Laboratorio di ricerca per il Patrimonio Architettonico Sostenibile dell’Università di Krems. Un’attività di studio e ricerca in corso di svolgimento da anni presso una struttura antisismica in legno situata su una collina che domina il centro storico distrutto della località sabina. I progetti innovativi per Accumoli realizzati, o in corso di realizzazione, sono stati oggi presso la Sala Monumentale di Palazzo Chigi nel corso di un evento al quale hanno preso parte il Commissario al Sisma 2016, Guido Castelli, l’Ambasciatore d´Austria in Italia, Martin Eichtinger, l’Assessore della Regione Lazio alla ricostruzione Manuela Rinaldi, il Sindaco di Accumoli Mauro Tolomei e Christian Hanus, Direttore Scientifico del Laboratorio di ricerca per il Patrimonio Architettonico Sostenibile dell’Università di Krems. Per il Commissario Castelli “il Laboratorio Appennino centrale si conferma un modello innovativo di rigenerazione delle aree interne, capace di fare da apripista per altre esperienze. Ad Accumoli la comunità scientifica, il mondo accademico, la cittadinanza accumolese e le istituzioni operano fianco a fianco per dare forma a un intervento esemplare: sicuro e sostenibile. La macchina della ricostruzione si è avviata, attraverso l’Ordinanza Speciale che prevede anche la ricostruzione unitaria del centro storico: ora bisogna insistere e realizzare anche qui il cambio di passo necessario”. Per l’Ambasciatore d’Austria in Italia, Eichtinger, “il mondo di oggi è pieno di catastrofi causate dall’uomo e dalla natura. Viviamo in un periodo di grandi cambiamenti. È bello vedere che in molti casi ci sia una collaborazione tra le menti migliori e più volenterose per alleviare le sofferenze e adottare misure per le catastrofi future. I progetti per la ricostruzione di Accumoli sono un esempio tangibile di come l’Europa, attraverso un dialogo costante tra le istituzioni e il coinvolgimento delle comunità locali, possa promuovere un futuro di speranza”.

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