Un turista spagnolo di 30 anni è rimasto gravemente ferito dopo essere stato accoltellato mentre visitava il Memoriale dell’Olocausto a Berlino. Trasportato in ospedale, non sarebbe in pericolo di vita. I retroscena del crimine restano ancora oscuri, ma l’aggressione avviene alla vigilia del voto per il Bundestag di domenica 23 febbraio, alimentando ulteriormente il clima politico teso. I Populisti xenofobi di AfD – Alternativa per la Germania – stanno sfruttando l’episodio per rilanciare la loro propaganda sulla paura e sul tema dell’immigrazione. In più occasioni i vescovi tedeschi hanno dichiarato l’incompatibilità di AfD con i valori cristiani. Il presunto aggressore è stato arrestato in serata senza opporre resistenza. “Aveva le mani sporche di sangue, ed è stato quello il momento decisivo per il nostro intervento”, ha dichiarato Florian Nath, portavoce della polizia. L’uomo, privo di documenti, si è inizialmente rifiutato di rilasciare dichiarazioni e l’arma del delitto non è stata ancora trovata. “Non abbiamo assolutamente idea di quale sia stato il movente del crimine”, ha aggiunto Nath. Il Memoriale dell’Olocausto, progettato dall’architetto Peter Eisenman e inaugurato nel maggio 2005, commemora gli ebrei vittime del genocidio nazista. Situato nel quartiere di Mitte, vicino alla Porta di Brandeburgo e all’ambasciata degli Stati Uniti, il sito è aperto giorno e notte. Conosciuto come “Il Campo delle Stele” per i suoi 2711 blocchi di calcestruzzo disposti a griglia, ospita anche un centro di documentazione sull’Olocausto.