Sono oltre 1.000 gli studenti genovesi di ogni età iscritti alla Giornata per la Scuola “Le religioni aiutano la pace”, in programma martedì 25 febbraio dalle ore 8.30 a Palazzo Ducale.
L’iniziativa è a cura dell’Ufficio Scuola della diocesi di Genova con l’Ufficio scolastico regionale. Sarà una mattinata interamente dedicata al grande tema della pace con incontri e laboratori per tutti gli studenti, dai più piccoli ai più grandi, per aiutare a comprendere come ciascuno, nel proprio quotidiano, possa essere strumento di pace. “Quest’anno la proposta è rivolta a tutte le scuole di ogni ordine e grado, statali e paritarie. Come le religioni aiutano la pace? È questa la grande domanda a cui cercheremo di dare risposta, in primo luogo facendo capire che non è con le contrapposizioni che si risolvono i conflitti”, spiega Massimiliano Costa, coordinatore dell’Ufficio Scuola.
Il programma della Giornata è diversificato a seconda delle fasce di età degli studenti partecipanti. Numerosi ospiti porteranno la loro testimonianza di “operatori di pace”: Valeria Garrè (Casco Bianco), volontaria nelle zone di conflitto a Sarajevo; Silvia Maraone (Acli), con i migranti sulla rotta balcanica; p. Ceferino Cainelli (Sma), missionario in Africa in zone di conflitto; Stefano Rebora (Music for Peace), cooperatore in emergenze umanitarie; Angelo Moretti (Mean) “I corpi civili di pace”; Marina Vallarino (Caritas Genova), “Il servizio civile”; Gianni Alioti (Cisl) “Le industrie di armi possono essere convertite”; Gabriella Papone (La Bottega Solidale) “Un mercato mondiale diverso”; Simone Frega (Scuola Sant’Anna di Pisa) “L’articolo 11 della Costituzione”, Stefano Dominelli (Università di Genova) “Le relazioni internazionali (Onu, Nato, Eu)”; Medici senza Frontiere “Il soccorso sanitario in zone di guerra”; Elena Mazzola (ong Emmaus di Kharkiv) “Assistenza disabili nel conflitto in Ucraina”.
Il momento conclusivo è in programma alle ore 11.15 nel Salone del Maggior Consiglio, con le testimonianze di mons. César Essayan, vescovo di Beirut, e di Carlos Palma, coordinatore generale di Living Peace International. Conclusioni di mons. Marco Tasca, arcivescovo di Genova.