Assistere a una performance teatrale nella Sala della Conciliazione e una esibizione di danza nella Sala degli Imperatori, ascoltare le note dei violini nella Sala degli Apostoli e ammirare un’installazione artistica nella Sala di Daniele. Per il secondo anno il Palazzo Lateranense spalanca le sue porte per la Giornata delle arti, iniziativa dell’Ufficio per la Pastorale universitaria della diocesi di Roma in collaborazione con Accademia d’Arte drammatica “Silvio d’Amico”, Accademia nazionale di danza, Conservatorio di musica Santa Cecilia e Accademia di Belle arti di Roma. Sabato prossimo, 15 febbraio, in coincidenza con il Giubileo degli artisti, a partire dalle 16, sarà possibile accedere gratuitamente al Palazzo che per l’occasione ospiterà le esibizioni degli studenti. La manifestazione – informa il Vicariato di Roma – sarà aperta dai saluti di mons. Andrea Manto, vicario episcopale, e di don Gabriele Vecchione, coordinatore dell’Ufficio per la Pastorale universitaria della diocesi di Roma, che spiega: “Abbiamo pensato di declinare il tema della speranza con un verso dell’undicesimo canto dell’Odissea, ‘Ma tu torna presto alla luce’, che è l’invito che Anticlea rivolge al figlio Ulisse mentre egli è nell’Ade. L’arte non è necessariamente elusione estetica, ma attraversamento delle tenebre, possibilità di non permanervi”. Le esibizioni verranno ripetute quattro volte nel corso del pomeriggio: alle 16, alle 17, alle 18 e alle 19. “Oltre quello che c’è” è il titolo della drammaturgia curata da Francesco d’Alonso, dell’Ufficio diocesano, che verrà messa in scena dagli allievi del primo anno di Recitazione dell’Accademia Silvio d’Amico.