Giubileo degli ammalati e della sanità: Acireale, il vescovo Raspanti ha accolto malati, anziani e ministri della Comunione

(foto: diocesi Acireale)

Ieri, 7 febbraio, nell’ambito dell’Anno Santo “Pellegrini di Speranza”, la Chiesa di Acireale ha celebrato il Giubileo dedicato agli ammalati, agli anziani e ai Ministri straordinari della Comunione. La celebrazione, che ha coinvolto anche i volontari, le figure professionali del mondo della sanità e tutti coloro che vivono la realtà della sofferenza, è stata un momento di preghiera e grazia. Il rito ha avuto inizio nella Basilica dei Santi Pietro e Paolo con la catechesi di don Roberto Strano, referente diocesano del Giubileo. Successivamente si è svolta la Statio e la processione verso la Basilica Cattedrale, dove ha avuto inizio la celebrazione eucaristica. Durante l’omelia, il vescovo di Acireale, Antonino Raspanti, ha rivolto parole di speranza e riflessione: “Il nostro corpo, pur fragile e destinato a consumarsi, non segna la fine della persona. In Cristo risorto scopriamo una speranza certa, che ci apre a un nuovo modo di vivere la realtà umana”. “Anche nella sofferenza e nella morte, che non sono la fine ma il compimento della vita, Egli è con noi. Gesù porta il peso della nostra sofferenza, e gli ammalati, offrendo se stessi, diventano fonte di vita e gioia”, ha aggiunto. Al termine della celebrazione, Vera Presti, direttrice dell’Ufficio Pastorale per la Salute, ha espresso gratitudine al vescovo e a tutti coloro che hanno contribuito alla buona riuscita dell’evento.

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